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Obblighi, scadenze e implicazioni sulle attività di vigilanza alla luce del Decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva (UE) 2019/1937 (la cd. direttiva whistleblowing).
Il nuovo D.lgs. 24 del 10 marzo 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2023 che recepisce la Direttiva Europea 2019/1937 in materia di Whistleblowing prevede diverse novità.
Innanzitutto, l’ambito soggettivo viene ampliato anche alle società private che abbiano almeno 50 dipendenti (assunti a tempo indeterminato e determinato). Rimane fermo l’obbligo, già precedentemente previsto, di prevedere un canale per l’invio e la gestione delle segnalazioni, per i soggetti privati che adottano un Modello organizzativo ai sensi del D.Lgs 231/2001, indipendentemente dal numero di dipendenti.
Le amministrazioni pubbliche e le società private destinatarie della nuova normativa, dovranno obbligatoriamente attivare, pena sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro, dei canali di segnalazione interni che garantiscano, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità del segnalante, del segnalato e della segnalazione.
Le nuove disposizioni avranno effetto dal 15 luglio 2023.
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